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 A cantala l'è méi


07/03/2010
Domenica 7 Marzo alle ore 16 all'Angolo dell'arte grande affluenza di pubblico per la prima tappa del tour della cantante e scrittrice Elsa Albonico, laureata in filosofia e specializzata in etnografia ed antropologia, da oltre trent’anni ricerca e studia la cultura ed il canto popolare di varie aree geografiche, soprattutto nell'area lombardo-ticinese. Elsa Albonico ha intrattenuto per quasi 2 ore un attento pubblico che si è entusiasmato grazie alla bravura dell'interprete anche nello spiegare le canzoni popolari. In 20 canzoni si è fatto un viaggio nella nostra storia lombarda analizzando mestieri, stati d'animo e condizioni di vita del mondo rurale in cui vivevano i nostri nonni.

Una particolare attenzione è stata rivolta alla vita nella filanda, all'emigrazione e alla povertà. Canzoni milanesi, della Valtellina, della val Cavargna, della Valsolda, del lago Maggiore e di Busto Arsizio che la ricercatrice in oltre trent'anni ha raccolto girando paese per paese e dai vecchi del paese e ne ha ricercato l'origine e la spiegazione.

Testi di altre zone ma tematiche presenti anche nella nostra Cislago, e le foto di cislaghesi proiettate sullo sfondo fra gli oggetti antichi evidenziavano questo legame.

Quanti avrebbero mai immaginato che la canzone ottocentesca “la bela gigogin” nascondesse un secondo senso che esprimeva l'odio dei milanesi per gli austriaci in epoca risorgimentale.

“A cantala l'è mèi” era il titolo del recital musicale e sicuramente i cislaghesi presenti ne hanno condiviso l'idea perchè in allegria e con ironia si sono affrontate le difficoltà che avevano i nostri nonni e che spesso sono anche quelle dei nostri giorni.

La cantate con la collaborazione di due validi musicisti comaschi: Maurizio Aliffi (chitarra e mandolino) e Simone Mauri (clarinetto basso) ha saputo far ballare tutto il pubblico presente in sala, oltre che l'assessore sul palco.

La chiusura col la canzone del mulita “ gira la roda ...gira finchè vien sira ...e la roda la va ” a ricordare che tutto passa ma si può far passare tutto in allegria.

Al termine dello spettacolo un rinfresco, offerto dai pasticcieri cislaghesi, ha allietato il pubblico.