a tre mesi dall'inizio dei restauri |
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15/02/2007
A 3 mesi esatti dall’inizio del 4°lotto dei lavori di restauro della chiesa di S. Maria della neve si è deciso di illustrare lo stato dei lavori con una riunione che si svolgerà venerdì 16 a cui parteciparà la pro loco, la parrocchia, l’amministrazione comunale, i restauratori del Laboratorio San Gregorio e il direttore dei lavori arch. Paola Bassani .Molto è stato scoperto dalla rimozione dello stencil ottocentesco che ricopriva tutte le pareti della chiesa lasciando alla vista solo le nicchie.
A 3 mesi esatti dall’inizio del 4°lotto dei lavori di restauro della chiesa di S. Maria della neve si è deciso di illustrare lo stato dei lavori con una riunione che si svolgerà venerdì 16 a cui parteciparà la pro loco, la parrocchia, l’amministrazione comunale, i restauratori del Laboratorio San Gregorio e il direttore dei lavori arch. Paola Bassani .Molto è stato scoperto dalla rimozione dello stencil ottocentesco che ricopriva tutte le pareti della chiesa lasciando alla vista solo le nicchie.
Il bisturi mosso dalle pazienti mani dei restauratori Luigi Reina e Michele Barbaduomo sta scoprendo il ricco repertorio di decorazioni figurative che compaiono su tutte le pareti della navata della chiesa; è affiorata in più parti anche la data 1525 che avvalora la collocazione cronologica dei dipinti della navata.
Tutto il lavoro di recupero della pitture murali che si stanno scoprendo lungo le pareti della navata si svolge sotto l’attento controllo dell’arch. Giuseppe Stolfi della Soprintendenza dei Beni Ambientali ed Artichettonici e della dott.ssa Isabella Marelli della Soprintendenza dei Beni Arstici e Storici della Lombardia.
Sono ora completamente visibili i piccoli riquadri che illustrano i 15 misteri del Rosario che contornano la nicchia della Madonna della Misericordia. Uno di questi è davvero interessante per il soggetto raffigurato tra i misteri gloriosi, è il riquadro con la Dormitio Virginis ( la morte della Madonna).
Sulla parete destra accanto alla Madonna delle rose stanno affiorando sotto la pulitura a bisturi altre immagini di Santi che esprimevano l’intensa devozione del popolo e del clero locale, quasi Sant’ Antonio Abate e un S. Ambrogio di enormi dimensioni.
Sono tornate alla luce due lesene affrescate di grande raffinatezza che richiamano alcuni elementi architettonici presenti nella Basilica di S.Magno a Legnano.
Sulla parete di sinistra sono ora visibili gli archi delle 2 antiche nicchie che vennero demolite nel 1731 per far posto alla cappella di S.Antonio di Padova. Si intravede anche una porzione di stemma non ancora identificato segno di un patronato di un’antica famiglia aristocratica del passato.
Sicuramente le nuove immagini della Madonna che affiorano dalla pulizia delle pareti dicono la forte valenza devozionale del culto della maternità così rimarcato e sottolineato in questa chiesa con la presenza di 4 madonne del latte, a cui si affianca con insistenza un altro soggetto sacro: la figura di San Rocco protettore contro le terribili epidemie di peste che nel passato flagellavano periodicamente le nostre terre.
All’interno del cornicione sono stati trovati degli splendidi angeli, raffigurati in chiaroscuro, che erano posti a contorno delle antiche finestre cinquecentesche.
Una particolare attenzione e curiosità dovrà essere rivolta ai 2 volti raffigurati sulla controfacciata , volti di benefattori e probabili ex-voto, che nel 1569 vennero risparmiati dalla distruzione del restante affresco.
Molto si è detto sui tanti problemi di interpretazione di alcuni soggetti , di attribuzione degli artisti, che hanno lavorato agli affreschi della chiesa di S. Maria della neve, molto si dirà ancora in seguito alle straordinarie scoperte che l’attuale restauro sta svelando, certo è fin d’ora evidente la bellezza e l’indubbio valore artistico dei tesori d’arte contenuti nello “Scrigno” di S. Maria della neve a Cislago.
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